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La Cattedrale di Santiago di Compostela: storia e curiosità 

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Introduzione

La Cattedrale di Santiago di Compostela: un simbolo di fede e cultura 

La Cattedrale di Santiago di Compostela è uno dei luoghi di culto più importanti al mondo e rappresenta la meta finale del celebre Cammino di Santiago, il pellegrinaggio che da secoli conduce milioni di viandanti verso la Galizia. 

Situata nel cuore della città, domina la Plaza del Obradoiro, una delle piazze più scenografiche d’Europa, sorprendendo i visitatori con la sua imponenza e la ricchezza artistica che racchiude. 

Dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, la Cattedrale è molto più di un monumento religioso: è un simbolo di incontro, spiritualità e cultura. Qui si intrecciano storie di fede, arte e tradizioni che affondano le radici nel Medioevo e che ancora oggi si respirano tra le sue navate. Ogni anno, pellegrini provenienti da tutto il mondo raggiungono Santiago per abbracciare la statua dell’Apostolo San Giacomo, patrono di Spagna, e per vivere un’esperienza unica che va oltre il viaggio fisico. 

L’architettura della Cattedrale, frutto di secoli di ampliamenti e restauri, mescola stili diversi dal romanico al gotico, fino al barocco – creando un insieme armonioso che racconta l’evoluzione dell’arte europea. Ma ciò che colpisce davvero è l’atmosfera che si respira: un senso di accoglienza e meraviglia che rende la visita indimenticabile, sia per chi ha completato il Cammino sia per chi vuole semplicemente scoprirne la bellezza. 

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La storia millenaria della Cattedrale 

Le origini e la leggenda del ritrovamento di San Giacomo 

Le origini della Cattedrale di Santiago di Compostela affondano nel IX secolo e sono strettamente legate alla leggenda del ritrovamento della tomba dell’Apostolo Giacomo Maggiore. Secondo la tradizione, un eremita di nome Pelagio vide delle luci misteriose nel bosco di Libredón e segnalò l’evento al vescovo Teodomiro di Iria Flavia. Scavando nel punto indicato, furono rinvenute le reliquie attribuite all’apostolo, sepolto insieme ai suoi discepoli. 

La notizia si diffuse rapidamente in tutta Europa e il luogo fu proclamato centro di culto. Da quel momento nacque il pellegrinaggio a Santiago di Compostela, che attirò fedeli da ogni angolo del continente, trasformando la località in una delle mete spirituali più importanti della cristianità insieme a Roma e Gerusalemme. 

Per custodire le reliquie fu eretta una prima chiesa in stile preromanico, che ben presto divenne troppo piccola per accogliere l’afflusso crescente di pellegrini. Questo segnò l’inizio di un lungo percorso costruttivo destinato a durare secoli. 

 

La costruzione medievale e le fasi architettoniche 

La costruzione della Cattedrale di Santiago di Compostela in stile romanico iniziò ufficialmente nel 1075, sotto il regno di Alfonso VI di Castiglia e León. I lavori furono affidati a maestranze esperte provenienti da tutta Europa e si protrassero per decenni, con continue evoluzioni stilistiche e strutturali. 

L’architettura romanica della cattedrale, caratterizzata da ampie navate, archi a tutto sesto e massicce colonne, rifletteva la solidità e la monumentalità tipiche del periodo. Nel XII secolo fu aggiunto il celebre Portico della Gloria, capolavoro del Maestro Mateo, che segnò l’introduzione di elementi gotici con sculture straordinariamente espressive. 

Con il passare dei secoli, la Cattedrale fu oggetto di numerosi ampliamenti e restauri. Nel XVII e XVIII secolo, la facciata principale venne rinnovata in stile barocco, conferendole l’aspetto scenografico che oggi possiamo ammirare in Plaza del Obradoiro. Questa stratificazione di stili fa della Cattedrale un vero e proprio libro di storia dell’arte europea, in cui si fondono armoniosamente romanico, gotico, rinascimentale e barocco. 

La complessità delle sue fasi costruttive testimonia non solo l’importanza religiosa del santuario, ma anche il ruolo centrale che Santiago di Compostela ebbe nei secoli come crocevia di cultura e spiritualità. 

 

La consacrazione e i secoli d’oro dei pellegrinaggi 

La Cattedrale di Santiago di Compostela fu ufficialmente consacrata il 25 luglio 1211, alla presenza del re Alfonso IX di León. Questo evento segnò l’apice della sua importanza religiosa e sancì Santiago come una delle principali mete di pellegrinaggio cristiano, al pari di Roma e Gerusalemme. 

Nei secoli successivi, il Cammino di Santiago divenne un vero e proprio fenomeno europeo: migliaia di pellegrini percorrevano le vie che attraversavano la Spagna, la Francia e il resto del continente per raggiungere la tomba dell’Apostolo Giacomo. La Cattedrale era il traguardo finale, il luogo dove ricevere la Compostela, l’attestato che certificava il completamento del pellegrinaggio. 

Questo afflusso costante favorì lo sviluppo economico e culturale della città, che vide nascere ospedali, monasteri e infrastrutture a sostegno dei pellegrini. La presenza delle reliquie dell’Apostolo alimentò la fede popolare e rese la Cattedrale uno dei più potenti simboli della cristianità medievale. 

Ancora oggi, il 25 luglio – festa di San Giacomo Maggiore – la Cattedrale ospita celebrazioni solenni che richiamano fedeli da tutto il mondo, mantenendo vivo lo spirito di quei secoli d’oro. 

Architettura e opere d’arte imperdibili 

Il Portico della Gloria e il Maestro Mateo 

Il Portico della Gloria è uno dei capolavori più straordinari della scultura medievale e rappresenta l’ingresso principale della Cattedrale. Realizzato dal Maestro Mateo tra il 1168 e il 1188, è un trionfo di arte romanica, ricco di simbolismi teologici e di dettagli che ancora oggi lasciano i visitatori senza fiato. 

La sua struttura a tre arcate raffigura le principali scene dell’Apocalisse, con oltre 200 figure scolpite: apostoli, profeti, angeli musicanti e una maestosa immagine del Cristo Giudice al centro. Una curiosità: la colonna centrale è conosciuta come il “Santo dos Croques perché i pellegrini, al termine del Cammino, erano soliti battervi la fronte in segno di devozione e per “ricevere saggezza”. 

Restaurato recentemente, il Portico della Gloria è oggi una delle tappe imprescindibili della visita alla Cattedrale e un testimone eccezionale dell’abilità artistica medievale. 

 

La facciata barocca e Plaza del Obradoiro 

La facciata barocca della Cattedrale di Santiago di Compostela, completata nel XVIII secolo, è uno degli elementi più iconici del santuario. Progettata da Fernando de Casas y Novoa, sostituì la precedente facciata romanica per dare alla Cattedrale un aspetto scenografico che potesse competere con le grandi chiese europee dell’epoca. 

La sua struttura imponente, caratterizzata da torri gemelle alte oltre 70 metri, colonne, statue e decorazioni riccamente scolpite, domina la Plaza del Obradoiro, la piazza principale della città. È qui che migliaia di pellegrini giungono al termine del Cammino di Santiago e vivono il momento più emozionante: l’arrivo davanti alla Cattedrale dopo giorni o settimane di cammino. 

La Plaza del Obradoiro non ospita solo la Cattedrale, ma anche edifici storici come il Palacio de Raxoi e l’Hostal de los Reyes Católicos, un antico ospedale per pellegrini oggi trasformato in uno degli hotel più eleganti della Spagna. Questo spazio monumentale rappresenta il cuore della città, un luogo in cui si respira storia e spiritualità. 

 

La Cripta dell’Apostolo Giacomo e le reliquie 

Sotto l’altare maggiore della Cattedrale si trova la Cripta dell’Apostolo Giacomo, il luogo più sacro dell’intero santuario. Qui sono custodite le reliquie di San Giacomo Maggiore, scoperte nel IX secolo e meta di venerazione per milioni di pellegrini nei secoli. 

La cripta è accessibile attraverso una scalinata situata dietro l’altare. L’ambiente, semplice e raccolto, è dominato da un’urna d’argento che contiene le ossa dell’Apostolo. Molti pellegrini, dopo aver percorso il Cammino, si fermano in preghiera davanti all’urna o compiono il tradizionale gesto dell’abbraccio alla statua dell’Apostolo, posta sopra l’altare. 

Il Botafumeiro: il simbolo più scenografico 

Tra i simboli più affascinanti della Cattedrale di Santiago di Compostela c’è il Botafumeiro, un enorme incensiere di oltre 50 chili sospeso a più di 20 metri d’altezza. Utilizzato fin dal Medioevo per purificare l’aria e diffondere un profumo intenso durante le celebrazioni, è oggi una delle attrazioni più spettacolari per i visitatori della Cattedrale. 

Durante le messe solenni, il Botafumeiro viene riempito di carbone e incenso, quindi fatto oscillare da otto tiraboleiros (gli addetti al meccanismo) che, con grande abilità, lo spingono fino a compiere ampie oscillazioni a oltre 60 km/h lungo il transetto. Vederlo in azione è un’esperienza emozionante e suggestiva, che unisce liturgia, storia e spettacolo. 

Il Botafumeiro viene utilizzato in occasione delle festività più importanti, come il 25 luglio (giorno di San Giacomo) o a Natale, ma è possibile vederlo in funzione anche in altre date su richiesta speciale. Per chi visita la Cattedrale, assistere a questa cerimonia è un momento che rimane impresso per sempre. 

Curiosità e leggende legate alla Cattedrale 

La Cattedrale di Santiago di Compostela è avvolta da un alone di mistero e leggende che la rendono ancora più affascinante. Ecco alcune delle curiosità più interessanti: 

  • Il Santo dos Croques: la colonna centrale del Portico della Gloria è chiamata così perché i pellegrini, al termine del Cammino, usavano battervi la fronte tre volte per ricevere saggezza. La tradizione, oggi vietata per motivi di conservazione, resta una delle più note. 
  • Il maestro nascosto: sul retro dell’altare maggiore, sopra il busto dell’Apostolo Giacomo, si trova una piccola scultura che raffigura il Maestro Mateo, l’architetto del Portico della Gloria. Si dice che sia lì per ricordare il suo ruolo nell’opera. 
  • La stella di Compostela: il nome “Compostela” deriverebbe da Campus Stellae (“campo della stella”) in ricordo della misteriosa luce che, secondo la leggenda, guidò alla scoperta delle reliquie di San Giacomo. 
  • Le conchiglie dei pellegrini: la conchiglia di capesante è da sempre il simbolo del Cammino di Santiago. I pellegrini la indossavano come segno distintivo e la utilizzavano anche come contenitore per bere l’acqua durante il viaggio. 

La Cattedrale come meta del Cammino di Santiago 

Il significato del pellegrinaggio 

Da secoli, la Cattedrale di Santiago di Compostela rappresenta il traguardo del Cammino di Santiago, una delle esperienze spirituali e culturali più intense al mondo. Il pellegrinaggio nacque nel Medioevo come percorso penitenziale per raggiungere le reliquie di San Giacomo Maggiore, ma oggi è vissuto anche da chi cerca un viaggio interiore, una sfida personale o un contatto autentico con la natura e le persone. 

Camminare per centinaia di chilometri attraverso paesaggi spettacolari, villaggi rurali e città storiche consente di riscoprire un ritmo più lento e di connettersi con se stessi. L’arrivo in Plaza del Obradoiro, davanti alla maestosa Cattedrale, è un momento carico di emozioni che ripaga ogni fatica e lascia ricordi indelebili. 

Le credenziali e la Compostela 

Durante il pellegrinaggio, ogni viandante porta con sé le credenziali, un libretto che viene timbrato in ogni tappa del percorso. Questo documento, oltre a certificare il cammino compiuto, è necessario per ottenere la Compostela, l’attestato ufficiale rilasciato dalla Cattedrale a chi ha percorso almeno 100 km a piedi (o 200 km in bicicletta). 

La consegna della Compostela è uno dei momenti più attesi: rappresenta non solo il completamento di un viaggio fisico, ma anche un traguardo spirituale. Riceverla significa entrare a far parte di una tradizione millenaria che unisce milioni di pellegrini di ogni epoca. 

La Cattedrale di Santiago oggi: Patrimonio UNESCO e centro spirituale 

Oggi la Cattedrale di Santiago di Compostela continua a essere uno dei luoghi più visitati di tutta la Spagna, accogliendo ogni anno milioni di pellegrini e turisti da tutto il mondo. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, rappresenta un punto di incontro tra culture, fedi e tradizioni, proprio come accadeva nei secoli medievali. 

Oltre alla sua importanza religiosa, la Cattedrale è un riferimento per l’intera città: ospita celebrazioni solenni, concerti, visite guidate e attività culturali che ne valorizzano la storia millenaria. Le restaurazioni periodiche permettono di preservarne la straordinaria ricchezza architettonica e artistica, dal Portico della Gloria alle facciate monumentali. 

Visitare oggi la Cattedrale significa immergersi in un luogo che racconta storie di fede, arte e speranza, e che continua a emozionare chiunque vi entri, indipendentemente dal credo o dalle motivazioni personali. 

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